Nutrirsi con equilibrio, vitamina D
La vitamina D è una vitamina liposolubile che è indispensabile per l’organismo, prodotta a partire dal colesterolo. La maggior parte di questa vitamina, circa l’80-90% viene sintetizzata nella cute grazie all’esposizione solare; una piccola quota è invece assunta con l’alimentazione e l’integrazione.
E’ grazie all’esposizione solare che possiamo godere di questa vitamina: nella pelle abbiamo la provitamina (deidrocolesterolo, derivato appunto dal colesterolo) che viene attivata dai raggi solari e trasformata in vitamina D3. Per essere attivata la vitamina deve essere trasformata a livello epatico e successivamente renale. Una disfunzione renale o epatica può determinare una carenza di vitamina D.
Utilissima per la salute di denti e ossa, le ultime scoperte hanno svelato come la vitamina D si comporti da vero e proprio ormone, regolando diverse funzioni all’interno del nostro corpo. In particolare è coinvolta in molti meccanismi legati alla funzione cognitiva, al sistema immunitario, all’umore, alla salute cardiocircolatoria e alla fertilità.

La vitamina D negli alimenti
Si trova in tutti gli alimenti che contengono grasso. In particolare: pesce grasso selvaggio (aringa, salmone, acciughe…), fegato di animali non da allevamento, burro e formaggi grassi di mucche al pascolo, tuorlo delle uova biologiche.
La carenza di vitamina D
Un deficit di questa vitamina è più frequente di quanto si pensi, a causa della ridotta esposizione solare e delle latitudini a cui viviamo.
Non sono solo le donne in menopausa ad essere a rischio di carenza di vitamina D, come si può pensare: sono a rischio tutti coloro che svolgono un lavoro d’ufficio e hanno una scarsa esposizione solare, le persone celiache, gli sportivi, le donne con squilibri ormonali, le persone affette da problematiche epatiche o renali e anche i neonati.

Integrazione
Quando gli esami del sangue mettono in mostra una carenza di vitamina D bisogna affrontarla con una giusta integrazione. Se non ci sono controindicazioni epatiche e/o renali la forma di vitamina D consigliabile e meglio assimilata è quella di colecalciferolo.
E’ consigliabile assumere l’integratore al pasto, in concomitanza di una fonte di grassi (es. olio extravergine d’oliva) per favorirne l’assorbimento. Se assumente l’integratore in gocce, è già presente al suo interno una componente lipidica. A tal proposito cercate di preferire integratori in gocce che usano olio di oliva e non altri oli raffinati.

sia essenziale per ritrovare il nostro benessere.”
Attualmente pratico l’attività di libera professione a Rivolta d’Adda (CR) e in altre strutture dove svolgo visite dietetiche ambulatoriali; frequento l’Istituto Clinico Humanitas di Rozzano, collaborando con la dietista dott.ssa Manuela Pastore.