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Un audace mix di ascesa, discesa, avventura e creatività: è lo scialpinismo, una disciplina a sé stante all’interno del mondo dello sci, che negli ultimi tempi si sta sempre più discostando dallo status di sport di nicchia per conquistare un numero crescente di appassionati.
1. Informati e cerca di farti un’idea sui differenti stili
Negli ultimi anni, il mondo dello scialpinismo è andato sempre più frammentandosi in differenti stili e modalità, portando la maggior parte dei produttori a sviluppare materiali anche diametralmente opposti. Ad esempio, scegliendo un paio di sci da freeride sarà possibile muoversi agevolmente sulla neve fresca e, perché no, una volta diventati più esperti tracciare nuove spettacolari linee. Con un set da speed touring, invece, la fase di salita sarà decisamente agevolata dall’estrema leggerezza di sci e attacchi. Infine, un kit da scialpinismo più tradizionale permetterà gite più adatte ai neofiti, abbinate a percorsi meno tecnici ma sempre godibilissimi. È quindi importantissimo comprendere -anche al fine di non spendere tempo e denaro in scelte precipitose- fin da subito a che tipologia di scialpinismo ci si vuole approcciare.
2. Scegli l’attrezzatura più adatta a te
Per capire quale sia l’attrezzatura più indicata per avvicinarsi a questo sport, è sempre bene farsi consigliare da uno scialpinista più esperto o, meglio ancora, dal personale di un negozio specializzato. In linea di massima, tuttavia, in questa fase è bene non orientarsi su sci eccessivamente leggeri e minimalisti, che potrebbero rivelarsi difficili da controllare anche per gli sciatori su pista più capaci ma ancora alle prime armi in termini di risalita e fuoripista. Allo stesso modo, pelli di foca, attacchi e scarponi devono essere comodi e performanti, in quanto di fondamentale importanza nella fase di ascesa (che avviene sganciando la calzatura dalla talloniera dello sci). A titolo di esempio, gli attacchini ultraleggeri del tipo “a pin” possono essere un ottimo investimento, ma nelle prime fasi di approccio a questo sport scegliere degli attacchi più tradizionali muniti di telaio potrebbe essere una scelta più economica e vantaggiosa. Infine, sempre più marchi, come la svizzera Pomoca, forniscono pelli di foca (in realtà sintetiche o in lana Mohair, ma non più realmente di foca da molti decenni!) di consistenza e attrito molto diverse tra loro
3. Iscriviti a un corso
Un punto tanto ovvio quanto importante: nello scialpinismo conta la tecnica di discesa, ma solo in parte. Anche gli sciatori più esperti in ambienti tradizionali dovrebbero seguire un corso per comprendere tutti gli altri aspetti di questa disciplina, dalla risalita a come comportarsi in caso di valanga, dal fuoripista all’uso di pelli, sonda e pala. Quasi tutte le sezioni del CAI (Club Alpino Italiano) possiedono una sezione dedicata allo scialpinismo con istruttori attenti e qualificati: cerca quella più vicina a te e iscriviti a un corso di formazione, generalmente della durata di tre-quattro mesi. Oltre alle lezioni teoriche potrai prendere parte a uscite collettive, noleggiando l’eventuale materiale mancante direttamente dal club.
4. Studia: potrebbe salvarti la vita
Recentemente la letteratura scialpinistica si è arricchita di sempre più strumenti per comprendere i diversi pericoli che lo sciatore potrebbe incontrare nel corso di una gita. Dai compendi di nivologia (la scienza che studia caratteristiche e composizione della neve) agli studi sulle valanghe, sono molti i volumi in lingua italiana e inglese colmi di informazioni e corredati da ampie bibliografie. È bene inoltre fornirsi di guide (degne di nota quelle edite da Sportler) e saper leggere correttamente le carte topografiche, per poter studiare dettagliatamente l’area in cui si intende compiere un’uscita.
5. Pratica, pratica, pratica!
Un consiglio tanto apparentemente banale quanto importantissimo: soltanto la pratica rende perfetti! Le uscite con le pelli, dagli itinerari più elementari a quelli più tecnici, sono la base più importante per costruirsi una formazione scialpinistica di livello progressivo. Inoltre, sempre più impianti di risalita offrono la possibilità di utilizzare le piste la sera dopo l’orario di chiusura, debitamente illuminate e ad uso esclusivo degli scialpinisti. Una tendenza positiva e in crescita atta anche a combattere i casi di “risalita pirata” spesso frequenti e, ahimè, molto pericolosi!
Una lista esaustiva e in continuo aggiornamento è consultabile qui.
6. Skialp race: perché no?
Una volta fattisi le ossa attraverso uscite ed escursioni in compagnia, potrebbe venire la voglia di partecipare da amatori a vere e proprie competizioni di scialpinismo. Oltre alla Coppa del Mondo, riservata agli atleti professionisti, esistono numerosissime gare aperte anche ai dilettanti -da soli o in team- tra le quali il circuito “La Grande Course”. Tra queste, le leggendarie Pierra Menta, Patrouille Suisse e Trofeo Mezzalama, kermesse ultradecennali considerate dagli appassionati il vero e proprio gotha della specialità.