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Sport e idratazione: 4 piccole dritte

L’idratazione, si sa, è molto importante per chi svolge attività fisica, sia che si tratti dell’atleta agonista che del semplice sportivo occasionale. Ma quando, e quanto, bere? Nell’articolo di oggi daremo alcune utili dritte su questo interessante tema.

1. Quando bere

Prima di una sessione di allenamento, è consigliabile bere una piccola quantità di acqua già durante il riscaldamento, per poi bere regolarmente anche nel corso e al termine dell’attività sportiva (specialmente nel caso di sforzi continui e prolungati, come una corsa sulla lunga distanza). Attenzione alla sete, che spesso costituisce un impreciso e tardivo indicatore di disidratazione e che per questo andrebbe sempre prevenuta!

2. Quanto bere

Come in tutte le cose, è importante essere equilibrati. Anche se non esiste una regola fissa, bere un’enorme quantità di acqua non ha più senso di berne pochissima! È quindi di fondamentale importanza sapersi regolare in base alla durata e all’intensità dell’allenamento, delle condizioni fisiche e di quelle climatiche. Da evitare un eccessivo consumo di acqua durante i pasti, che rallenta la digestione diluendo eccessivamente gli enzimi.

3. Come reidratarsi

Poco fa abbiamo accennato all’importanza di bere acqua anche a fine allenamento. Reidratarsi è infatti fondamentale per dare al nostro organismo una quantità d’acqua idealmente pari a quella perduta durante l’allenamento, mantenendo così un ottimale bilancio idrico. Ma attenzione: nel corso dell’attività fisica il nostro corpo non perde soltanto acqua, ma anche alcuni importantissimi nutrienti come sodio, calcio e potassio! Per questo, specie nel caso di sforzi prolungati e di sudorazione intensa, è consigliabile l’assunzione, oltre all’acqua, di bevande contenenti elettroliti o, ad esempio, di uno smoothie di frutta fresca. Da evitare le bibite troppo zuccherate o il caffè!

4. Attenzione al sudore

La sudorazione è uno dei principali modi in cui, nel corso dello sforzo fisico, il nostro corpo si priva letteralmente dell’acqua, ma non solo. Un litro di sudore contiene all’incirca 1,5 g di sali (di cui un 40% costituito dal sodio, e con piccole percentuali di potassio). Se non adeguatamente reintegrata, la perdita di queste risorse può provocare un calo anche sensibile del rendimento sportivo, che può spaziare da un semplice affaticamento (2-3% del peso corporeo in meno) a conseguenze ben più pericolose come palpitazione, torpore e deficit cognitivi.

Come abbiamo visto, i fattori che regolano l’idratazione dello sportivo sono molti, e governati da moltissime variabili. È fondamentale fare attenzione a ognuna di esse in modo da poter dare il massimo e, soprattutto, evitare di incorrere in sgradevoli conseguenze. Non ci resta che augurarvi… buon allenamento!

Gennaio 10, 2022

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