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Yoga e idratazione: la combinazione giusta per il nostro benessere

Lo yoga non ha certo bisogno di presentazioni: questa antichissima tecnica di meditazione, nata in India e diffusasi in seguito in tutto l’Occidente, conta di innumerevoli scuole, tecniche e impostazioni. Un vero e proprio universo nel quale, talvolta, è difficile districarsi, ma i cui principi di base restano sempre gli stessi: il rilassamento, la concentrazione, la liberazione da stress e preoccupazioni attraverso un’attenta gestione del corpo, del movimento e della respirazione. Ma come legarlo all’acqua?

Come in ogni attività fisica, anche in questo caso è importante saper gestire attentamente la propria idratazione: prima di una sessione di yoga è consigliato bere un quantitativo di acqua mai eccessivo (ad esempio 0,25/0,5 cl) circa una mezz’ora prima di iniziare a praticare. Questo ci permetterà di non bere troppo durante gli esercizi, se non in caso di estrema necessità: un consumo smodato di acqua nel corso di una lezione, ad esempio, equivarrebbe a interrompere l’intero processo di rilassamento e focalizzazione in corso fino a quel momento.

 

Naturalmente, ciò non significa che non dovremo controllare con attenzione i segnali trasmessici dal nostro corpo! Se ci sentiamo deboli o assetati, alcuni sorsi d’acqua ci consentiranno di riprenderci. Al termine della sessione sarà invece possibile –ed è strettamente consigliato- reidratarsi completamente, specie nel caso di pratiche che prevedono intensa sudorazione come lo Hot Yoga. Non è una cattiva idea integrare il tutto con una dieta equilibrata, ricca di frutta e verdura: alimenti come l’anguria, la lattuga e i broccoli contengono alte quantità di acqua. Pronti a iniziare?

Gennaio 14, 2022

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